Un’altra ricetta dolce che Mastro Martino da Como propone nella sua opera, il Libro de Arte Coquinaria, sono le frictelle piene di vento. Questo è chiaramente un nomen omen: la caratteristica di queste frittelle è quella di gonfiare durante la frittura, formando una bolla d’aria all’interno dell’impasto. L’autore le rende così immediatamente riconoscibili dalle altre frittelle proposte nel Capitolo V del suo ricettario, intitolato appunto Per fare ogni frictella, come ad esempio le frictelle de poma.

Come preparare le frictelle piene di vento
“Togli del fiore di farina et d’acqua di sale et del zuccaro;
distemperarai questa farina facendone una pasta che non sia
troppo dura, et falla sottile a modo di far lasagne; et distesa la
ditta pasta sopra ad una tavola, con una forma de ligno tonda
overo con un bicchiero la tagliarai frigendola in bono oglio. Et
guarda non ti vinisse bucata in niun loco, et a questo modo si
gonfiaranno le frittelle, che pareranno piene, et seranno vote.”
(Mastro Martino da Como – Liber de arte coquinaria – Per fare frictelle piene di vento)
Iniziamo con gli ingredienti necessari per ottenere una decina di frittelle:
- 140 gr di farina debole;
- 60 gr di acqua;
- 30 gr di zucchero;
- 1 cucchiaino sale;
- Olio per la frittura q.b.
Unire farina, acqua zucchero e sale e formare un impasto omogeneo che poi andrà steso finemente: questo passaggio risulta importante per la croccantezza della frittella. A questo punto andiamo a coppare l’impasto: se non disponiamo di un coppapasta possiamo utilizzare anche un bicchiere. Anche in questo passaggio occorre mettere molta attenzione nel maneggiare questi dischi, poichè se bucati in qualche modo non si gonfieranno, risultando piatti.
Per la frittura molto probabilmente Mastro Martino utilizzava l’olio di oliva: il nostro ArcheoCuoco Samuele ha utilizzato l’olio di semi per rendere la frittura più leggera ed il risultato non è cambiato. Durante la frittura le frittelle dovranno gonfiarsi e capirete che sono pronte quando avranno assunto un colore ambrato.

Una volta tamponate delicatamente con della carta assorbente, le nostre frittelle sono pronte per essere gustate. Per modernizzare il piatto il nostro ArcheoCuoco Samuele consiglia di riempire le frittelle con una crema a piacimento: la nostra proposta è un semplice ripieno di miele e zucchero a velo.
Come abbinamento suggeriamo l’antico vino romano Aureum di Tabusso, azienda vinicola con la quale collaboriamo: potrete stupire i vostri ospiti offrendo loro una merenda ispirata alla Storia Antica!
Prova anche tu!
Vuoi cimentarti in questa ricetta? Ecco qui un breve video in cui ti illustriamo tutti i passaggi fondamentali! E per non perderti nessuna novità iscriviti al nostro canale YouTube!