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Montappone e il Museo del Cappello

Nella provincia di Fermo, nel cuore del subappennino marchigiano, sorge un piccolo comune che conta meno di duemila abitanti: sto parlando di Montappone. Molti di voi probabilmente non ne avranno mai sentito parlare, ma è uno di quei posti per cui vale la pena fare una deviazione. Di origine medievale, questo piccolo centro vanta una lunga tradizione: la lavorazione della paglia e la produzione di borse e cappelli, largamente esportati all’estero.

Nel nostro girovagare per le Marche siamo stati accolti al Museo del Cappello, una vera e propria chicca per chi ama la storia locale e l’aneddotica. La sua origine risale al 1991, anno della costituzione del primo nucleo museale, dopo un lavoro di circa dieci anni. Nacque con l’obiettivo di preservare la memoria del cappello per la comunità di Montappone, non solo come elemento trainante dell’economia della zona ma anche come forma d’arte ed espressione della creatività degli artigiani. Il museo si trova in Piazza Roma, nel centro del paese, allestito negli spazi del vecchio Comune.

Museo del Cappello di Montappone – StorieParallele ©

“C’era una volta…un cappello di paglia.
Fotografie ingiallite, oggetti umili, paglia, trecce, attrezzi, antiche macchine, sono testimoni, ora silenziosi, del lavoro dei nostri padri e dei nostri nonni, dimostrandoci con semplicità, che l’ingegno umano non è mai mancato nelle nostre campagne…
Attraversato questo piccolo spazio espositivo, il racconto continua per ognuno di noi, nei volti, nelle mani, negli ambienti e condizioni, magari solo immaginati, di persone che con la loro fatica hanno fatto e continuano a fare ogni giorno la storia del cappello e del nostro territorio.”

Visita virtuale del Museo del Cappello – StorieParallele ©

La paglia, un intreccio che ha fatto la storia

La tradizione di intrecciare la paglia, nata come attività di recupero del materiale di scarto delle produzioni agricole viene raccontata in tutte le fasi della sua lavorazione lungo il percorso museale: dalla raccolta alla selezione, dall’intrecciatura alla cucitura, fino alla decorazione e vendita del cappello. Queste postazioni permettono al visitatore di fare un vero e proprio viaggio nel tempo, ed essere catapultato indietro di circa 100 anni. Nella sala multimediale sono fruibili alcuni video dedicati al cappello e alla storia locale, con interviste e reportage dell’epoca.

Museo del Cappello di Montappone – StorieParallele ©

Un sacco di cappelli

L’allestimento museale accoglie e valorizza cappelli di ogni foggia, sia da lavoro che da cerimonia, ma non solo: sono esposti i diversi materiali utilizzati per la loro realizzazione, incluse attrezzature del tempo e foto d’epoca. Il fine ultimo del museo, oltre a mettere in mostra la bellezza di questi pezzi unici, è quello di conservare la memoria storica dell’attività manifatturiera avviata negli anni ’40 del Novecento nel distretto comprendente anche i vicini comuni di Falerone, Monte Vidon Corrado e Massa Fermana. Dal Basco alla Bombetta al Borsalino al Cilindro allo Stetson e al Panama. Molto rappresentativa la Paglietta, nota anche come Canotier, perché usata ai primi del ‘900 dai barcaioli francesi.

Museo del Cappello di Montappone – StorieParallele ©

Il museo nel museo

All’interno del percorso espositivo il visitatore potrà visitare una sezione speciale: “Marche, tanto di cappello”. Questo progetto, di Giuliano De Minicis, vuole valorizzare le eccellenze artigiane della regione Marche: è stato infatti chiesto di reinterpretare il cappello, creando un tributo ognuno utilizzando la propria materia prima. E così, nelle vetrine possiamo ammirare cappelli in vetro, carta, pelle, ceramica, pietra, pane, musica, legno, metallo, tessuto, rivisti e rielaborati con design accattivanti e innovativi.

Museo del Cappello di Montappone – StorieParallele ©

Pezzi da collezione

Il museo vanta anche dei pezzi da collezione unici nel loro genere, donati da privati e da personaggi famosi: vanto del Museo è sicuramente quello di custodire uno dei cappelli appartenuti al regista Federico Fellini.

Divertirsi coi cappelli

Per chi vuole mettersi in gioco e portarsi a casa un ricordo indimenticabile di questa visita, il museo mette a disposizione una postazione fotografica che consentirà ai visitatori di indossare i cappelli delle più varie fogge, colori e materiali scattandosi un selfie. Vi lasciamo una carrellata delle nostre foto migliori: inutile dire che ci siamo divertiti come bambini!

Museo del Cappello di Montappone – StorieParallele ©

Bibliografia

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a cura di

Martina Tapinassi

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