L’opera per eccellenza di Dante Alighieri ha una datazione interna e il suo viaggio dura circa una settimana a partire dal 25 marzo: scopriamola insieme!
Nel mezzo del cammin di nostra vita
In realtà, Dante non collocò mai esplicitamente il suo viaggio nel mondo ultraterreno. O meglio, non inserì mai un giorno, un mese e un anno nei suoi versi. Noi, infatti, non troviamo scritto da nessuna parte “oggi, tal giorno, del tal mese, del tal anno”, in ogni caso, tuttavia, i riferimenti cronologici ci sono, proprio a partire dal primo verso.
Le stesse parole Nel mezzo del cammin di nostra vita ci forniscono un dato preciso sull’età del poeta: 35 anni. Ma come facciamo a sapere che sono proprio 35 e non, per esempio, 30 o anche solo 36? Dante non fa, infatti, una precisazione sulla sua età generale: egli, in effetti, fa riferimento a un preciso verso dei Salmi (Sl 90:10), cioè:
“I giorni dei nostri anni arrivano a settant’anni; o, per i più forti a ottant’anni; e quel che ne fa l’orgoglio, non è che travaglio e vanità; perché passa presto, e noi ce ne voliamo via.”
La data di nascita del poeta si colloca nel 1265, per cui 1265+35= 1300.
L’anno del Giubileo
Il 1300, in realtà, fu un anno davvero particolare e il riferimento al fatto che la Commedia sia ambientata proprio in quell’anno non si trova solo nel primo verso. il 1300 fu, infatti, un Anno Santo o Anno del Giubileo, il quale, secondo la tradizione, cade in quegli anni in cui il 25 luglio, giorno di San Giacomo Maggiore, cade di domenica. Sappiamo, inoltre, che Papa Bonifacio VIII indisse l’Anno del Giubileo proprio nel 1300.
Un riferimento preciso a questo avvenimento c’è grazie all’episodio dell’incontro tra Dante e Casella (Purg. II, vv. 76 e ss.) sulla spiaggia del Purgatorio. Il Sommo Poeta, nel vedere l’amico, si fa avanti per abbracciarlo ma, non riuscendovi poiché Casella è uno spirito, dunque impalpabile, gli chiede spiegazioni sulla sua morte. Andando avanti nel discorso, Casella spiega che da tre mesi a quella parte, l’angelo nocchiero fa salire sulla barca tutte le anime che lo chiedono, invece di selezionare solo quelle che prevede il volere divino (l’ingresso in Purgatorio, infatti, è regolato in maniera diversa rispetto agli altri regni celesti non è, infatti, immediato). Il giubileo si ebbe nella primavera del 1300, cioè tre mesi dopo il Capodanno.
Le giornate del viaggio di Dante: problematiche di datazione
Il fatto di datare il viaggio nella settimana che va dal 25 marzo al 31 marzo, in realtà, presenta delle problematiche. Di solito, il viaggio si colloca in questa settimana, come si può leggere in qualsiasi manuale scolastico. Il riferimento alla cronologia del viaggio dantesco si ha grazie al discorso del diavolo Malacoda, il quale dice proprio a Dante e a Virgilio che sono passati 1266 anni dalla morte di Cristo (Inf. XXI, vv. 112-114). Virgilio aveva già detto a Dante (Inf., XII, 37-45) che il giorno in cui morì Gesù, la Terra fu scossa da un terremoto che provocò la frana all’imbocco del VII Cerchio, quindi Malacoda, che si è rivolto ai due viaggiatori per avvisarli che i ponti erano crollati, si riferisce senza dubbio proprio a quell’evento.
Dal momento che Dante era convinto che Cristo fosse morto all’età di 34 anni (e lo sappiamo grazie al Convivio – Conv., IV, 23) e che, facendo riferimento a quanto affermato nel Vangelo di Luca, questo fosse successo all’ora sesta (cioè le 12:00) di venerdì, si può concludere che quando Malacoda parla sono circa le sette del mattino del Sabato Santo dell’anno 1300 (1266+34=1300).
L’incertezza sta comunque nel trovare la data esatta, poiché l’inizio del viaggio potrebbe essere venerdì 25 marzo, anniversario storico della morte di Cristo, che si riteneva avvenuta lo stesso giorno del suo concepimento, cioè proprio il 25 marzo, oppure venerdì 8 aprile, che era il Venerdì Santo dell’anno 1300 (la Pasqua quell’anno fu il 10 aprile).
Il problema deriva dalle stesse informazioni fornite dal Poeta nel primo canto dell’Inferno e dalle spiegazioni a riguardo fornite da Virgilio nel XX canto dell’Inferno: egli ha infatti spiegato a Dante che egli si è smarrito nella selva oscura la notte tra giovedì e venerdì, poiché c’era la luna tonda (Inf., XX, 127). Questo crea un problema con la cronologia poiché è noto che la Pasqua cristiana cade sempre la domenica successiva al primo plenilunio di primavera, che nel 1300 fu appunto il 4 aprile, cosa che collocherebbe il viaggio dantesco l’8 aprile di quell’anno, non il 25 marzo.
La datazione del 25, tuttavia, continua ad essere preferibile in quanto simbolica. Siamo nell’anno del Giubileo che, come già detto sopra, fa riferimento alla domenica del 25 luglio, giorno di San Giacomo Maggiore. San Giacomo, secondo la dottrina dei Padri della Chiesa, è il simbolo della virtù teologale della speranza (anche ribadito il Pd. XXV, 31-32) e il 25 marzo era, secondo il calendario, il primo giorno dell’anno di Firenze e Pisa e data simbolica del concepimento e della morte di Cristo. Siccome la Commedia rappresenta non solo il viaggio del Poeta, ma l’intera speranza di redenzione dell’umanità e il ritorno a quella che è davvero la patria di ciascun uomo, l’8 aprile non rappresenta una data tanto carica di elementi teologici così simbolici e significativi.
È tuttavia necessario ribadire che noi di StorieParalle non vogliamo affermare che una datazione sia migliore dell’altra, ma solo fornire gli elementi necessari a comprendere entrambe!
Ma cosa succede nei giorni del viaggio di Dante?
Analizziamo insieme, in questa sorta di diario di bordo, tutti gli eventi salienti del viaggio di Dante alla scoperta dell’Aldilà.
Primo Giorno: Inferno
Giorno | Descrizione | Canto |
Notte tra giovedì e venerdì | Dante si smarrisce nella selva oscura | canto I |
All’alba | Dante si ritrova ai piedi del colle che tenta di scalare; incontra le tre fiere, quindi è soccorso da Virgilio che gli preannuncia la venuta del «veltro» e lo esorta a intraprendere il viaggio attraverso Inferno, Purgatorio (sotto la sua guida) e Paradiso (sotto quella di Beatrice). | canto II |
Al tramonto | Dante è colto da dubbi circa il compito che lo attende: Virgilio gli spiega il suo incontro con Beatrice nel Limbo. | canto II |
Tarda serata | I due poeti giungono alla porta dell’Inferno e incontrano gli ignavi e Caronte. | canto III |
Notte tra venerdì e sabato | I due poeti superano l’Acheronte, visitano il Limbo, il II Cerchio dei lussuriosi e il III Cerchio dei golosi. Arrivano nel IV Cerchio (avari e prodighi) quindi si apprestano a visitare il V Cerchio, cioè la palude dello Stige, dove sono immersi gli iracondi. | canti IV, V, VI, VII |
Secondo Giorno: Inferno
Giorno | Descrizione | Canto |
Prime ore del mattino | Dante e Virgilio visitano il V Cerchio, entrano nella città di Dite e sostano sull’orlo del Basso Inferno sino alle tre del mattino; Virgilio spiega la topografia morale del primo regno. | canto VIII canti IX-X-XI |
Fra le tre e le cinque del mattino | I due poeti giungono nel VII Cerchio, in cui visitano il primo girone dei violenti, il secondo girone dei suicidi e scialacquatori e il terzo girone dei violenti contro Dio, dove incontrano tra i bestemmiatori Capaneo. | canto XII canti XIII-XIV |
All’alba | Sempre nel terzo girone incontrano i sodomiti, tra cui Brunetto Latini, incontrano gli usurai e si apprestano a passare nelle Malebolge. | canti XV-XVI canto XVII |
Fra le sei e le sette del mattino | Gerione porta i due poeti sulla groppa e li depone nell’VIII Cerchio delle Malebolge, quindi Dante e Virgilio visitano le prime due Bolge. Poi giungono nella III Bolgia, i simoniaci, quindi nella IV Bolgia (gli indovini). | canto XVIII canto XIX canto XX |
Sette del mattino | Dante e Virgilio arrivano nella V Bolgia (barattieri), dove avviene l’incontro con i Malebranche: il loro capo Malacoda li informa che il ponte roccioso che collega la V alla VI Bolgia è crollato (in realtà lo sono tutti) e fornisce indicazioni per la cronologia del viaggio. | canto XXI |
Nove del mattino | Dopo l’inganno dei diavoli e la fuga, Dante e Virgilio arrivano nella VI Bolgia degli ipocriti. | canto XXII canto XXIII |
Fra le nove e le undici del mattino | I due poeti visitano la VII Bolgia: i ladri. | canti XXIV-XXV |
Mezzogiorno | VIII Bolgia: i consiglieri fraudolenti. | canti XXVI-XXVII |
Prime ore del pomeriggio | I due poeti sono nella IX Bolgia (seminatori di discordie), quindi giungono nella X Bolgia (falsari); successivamente incontrano i giganti, tra cui Anteo che li depone sul ghiaccio di Cocito, il IX Cerchio dei traditori. | canti XXVIII-XXIX canto XXX canto XXXI |
Tardo pomeriggio | Dante e Virgilio incontrano i traditori dei parenti, nella Caina, quelli della patria, nell’Antenora, e quelli degli ospiti, nella Tolomea. | canti XXXII-XXXII canto XXXIII |
Fra le sei e le sette del pomeriggio | I due poeti entrano nella Giudecca e avviene l’incontro con Lucifero, sul il quale si arrampicano per attraversare il centro della Terra e passare nell’emisfero australe: qui, sono ancora le sette e trenta del sabato. Percorrono la natural burella che unisce il fondo dell’Inferno alla spiaggia del Purgatorio, escono poco prima dell’alba della domenica di Pasqua. | canto XXXIV |
Terzo Giorno: Purgatorio
Giorno | Descrizione | Canto |
Prima dell’alba | Dante e Virgilio giungono sulla spiaggia del Purgatorio e incontrano Catone. | canto I |
All’alba | Arriva l’angelo nocchiero e c’è l’incontro con Casella. | canto II |
Sette del mattino | Incontro con Manfredi di Svevia nell’Antipurgatorio. | canto III |
Fra le nove e mezzo a mezzogiorno | Ascesa al primo balzo e incontro con Belacqua. | canto IV |
A mezzogiorno | Incontro con i morti per forza nel secondo balzo. | canto V |
Fra mezzogiorno e le tre del pomeriggio | Incontro con Sordello. | canti VI-VII |
Fra le quattro e le sei del pomeriggio | Ingresso nella valletta dei principi negligenti. | canto VII |
Sette del pomeriggio | incontro con Nino Visconti e Corrado Malaspina. | canto VIII |
Fra le sette e le nove di sera | Dante si addormenta nella valletta e sogna | canto IX |
Quarto Giorno: Purgatorio
Giorno | Descrizione | Canto |
Notte tra domenica e lunedì | Dante dorme e sogna un’aquila che lo trasporta in cielo. | canto IX |
Fra le otto e le nove del mattino | Dante si sveglia nei pressi della porta del Purgatorio. Incontro con l’angelo guardiano. | canto IX |
Fra le dieci e le undici del mattino | Ingresso di Dante e Virgilio nella I Cornice: i superbi. | canto X |
Fra le undici e mezzogiorno | incontro con Oderisi da Gubbio. | canto XI |
Mezzogiorno | Dante vede gli esempi di superbia punita. Ingresso nella II Cornice: gli invidiosi. | canto XII |
Prime ore del pomeriggio | Incontro con Sapìa e Guido del Duca. | canti XIII-XIV |
Fra le tre del pomeriggio e il tramonto | Ingresso nella III Cornice degli iracondi. Incontro con Marco Lombardo. | canti XV-XVI |
Al tramonto | Ingresso nella IV Cornice degli accidiosi. | canto XVII |
Fra la sera e la mezzanotte | Incontro con gli accidiosi e l’abate di San Zeno. Dante si addormenta. | canto XVIII |
Quinto Giorno: Purgatorio
Giorno | Descrizione | Canto |
Notte tra lunedì e martedì | Dante sogna la femmina balba. | canto XIX |
Nelle prime ore del mattino | Dante si sveglia ed accede insieme a Virgilio alla V Cornice degli avari e prodighi, dove incontrano papa Adriano V e Ugo Capeto. | canto XIX-XX |
Fra le undici e mezzogiorno | Incontro con Stazio, sempre nella V Cornice. | canti XXI-XXII |
Nel primo pomeriggio | Ingresso nella VI Cornice dei golosi. Incontro con Forese Donati e Bonagiunta. | canti XXIII-XXIV |
Fra le quattro del pomeriggio e il tramonto | Ingresso nella VII Cornice dei lussuriosi. Incontro con Guinizelli e Arnaut. | canti XXV-XXVI |
Fra il tramonto e le prime ore notturne | I poeti attraversano il muro di fiamme. Dante si addormenta sulle scale che conducono al Paradiso Terrestre. | canto XXVII |
Sesto Giorno: Purgatorio/Paradiso
Giorno | Descrizione | Canto |
Notte fra martedì e mercoledì | Dante dorme e sogna Lia | Purg., XXVII-XXVIII |
All’alba | Dante si sveglia e fa il suo ingresso nel Paradiso Terrestre. Incontro con Matelda. | Purg., XXIX-XXX |
Prime ore del mattino | Dante assiste alla processione simbolica, giunge Beatrice. | Purg., XXXI-XXXII |
Tarda mattinata | Dopo i rimproveri di Beatrice, Dante assiste alla nuova processione simbolica. | Purg., XXXIII |
Mezzogiorno | Dante, dopo l’immersione nel Lete e nell’Eunoè, è ormai puro e può salire verso le stelle. Inizia l’ascesa in Paradiso. | Par., I |
Prime ore del pomeriggio | Dante e Beatrice visitano il I Cielo della Luna e incontrano gli spiriti difettivi, tra cui Piccarda Donati. | Par., II-III |
Tardo pomeriggio | Ingresso nel II Cielo di Mercurio e incontro con gli spiriti operanti per la gloria terrena. | Par., IV-V |
Sera | Incontro con Giustiniano. Ingresso nel III Cielo di Venere e incontro con gli spiriti amanti, fra cui Carlo Martello. | Par., VI-VII-VIII |
Notte | Incontro con Cunizza da Romano. Ingresso nel IV Cielo del Sole e apparizione della prima corona di spiriti sapienti, fra cui san Tommaso d’Aquino. | Par., IX-X |
Notte fra mercoledì e giovedì | San Tommaso pronuncia il panegirico di San Francesco. | Par., XI |
Giorno | Descrizione | Canto |
Fra la mezzanotte e l’alba | San Bonaventura fa il panegirico di san Domenico. Ancora nel IV Cielo e incontro con Salomone. Ascesa al V Cielo di Marte e apparizione della croce degli spiriti combattenti per la fede. Incontro con l’avo Cacciaguida. | canti XII-XIII-XIV canti XV-XVI |
Prime ore del mattino | Profezia dell’avo Cacciaguida. Salita al VI Cielo di Giove e apparizione dell’aquila. Discorso dell’aquila sulla giustizia. | canti XVII-XVIII canto XIX |
Tarda mattinata | discorso dell’aquila sulla predestinazione. Ascesa al VII Cielo di Saturno e incontro con gli spiriti contemplanti, fra cui Pier Damiani e san Benedetto. | canti XX-XXI canto XXII |
Primo pomeriggio | Ingresso nell’VIII Cielo delle Stelle Fisse. San Pietro esamina Dante sulla fede, poi san Giacomo esamina il poeta sulla speranza. | canti XXIII-XXIV canto XXV |
Tardo pomeriggio | Nel Cielo delle Stelle Fisse, dove san Giovanni esamina Dante sulla carità. Incontro con Adamo. Invettiva di San Pietro contro i papi corrotti. | canto XXVI canto XXVII |
Sera | Passaggio al Primo Mobile. Beatrice spiega le gerarchie angeliche. | canti XXVIII-XXIX |
Notte | Ascesa all’Empireo e visione della rosa dei beati. San Bernardo prende il posto di Beatrice, quindi descrive a Dante la rosa dei beati. | canti XXX-XXXI canto XXXII |
Mezzanotte | Dante accede alla visione di Dio. Conclusione del poema. | canto XXXIII |