Lunedì 29 marzo 2021 si è tenuto il primo incontro del ciclo Aperitivo con l’Egittologo a cura del Professor Cavillier, il cui focus era raccontare cosa fosse davvero l’Aldilà Egizio.
Il Prof. Giacomo Cavillier, lo ricordiamo, è non solo un egittologo, ma anche il direttore della missione archeologica italiana a Luxor, nonché autore di un libro dedicato alla missione archeologica di Jean-Francois Champollion. In questo evento si è discusso invece di cosa rappresentasse l’Aldilà nel mondo egizio e in cosa consistesse per davvero questo viaggio dopo la morte. In occasione dell’anno dantesco 2021 e del 25 marzo, data di inizio del viaggio del Sommo Poeta (siete sicuri di conoscere davvero la cronologia interna alla Commedia?) insieme al Professore si è disquisito su quanto gli elementi salvifici siano presenti nell’opera del ghibellin fuggiasco, come Foscolo amava chiamare Dante, esistessero o meno anche nell’Antico Egitto.
La religione egizia e la stretta connessione con il concetto di conoscenza
L’intervento del Professore è cominciato con questa importante premessa: la conoscenza era fondamentale per gli egiziani, non si trattava infatti solo di un modo per sopravvivere e dominare gli elementi dell’universo terreno, ma soprattutto di un modo per dominare gli elementi del mondo ultraterreno. Senza rivelare troppo e togliervi quindi il piacere di guardare l’intervista, uno dei focus fondamentali dell’incontro è stata proprio la conoscenza. Come fa ad influire sul viaggio del defunto nell’Aldilà? Che tipo di conoscenza era? Il Professore ha risposto a tutti i nostri dubbi.
Le divinità dell’Oltretomba e nell’Oltretomba
Il mondo ultraterreno per gli egiziani non era riservato solo agli uomini, anzi, le divinità avevano un ruolo fondamentale nella stessa esperienza post mortem del defunto. Durante l’intervento, il Professore ha mostrato diverse immagini, nelle quali è stato possibile vedere come il Nilo giocasse un ruolo fondamentale: non solo fiume portatore di vita, ma fiume separatore dei due mondi, nel quale erano stati, secondo la mitologia egizia, gettati dei brani del corpo di Osiride, il Dio egizio dell’Oltretomba. Grazie alle immagini si è potuto vedere come anche l’Oltretomba egizio fosse diviso in parti, come il defunto anche allora doveva superare delle prove ben precise prima di giungere al cospetto di Osiride per poter tentare la prova della pesatura del suo cuore. Si è visto, inoltre, quale fosse il ruolo dello scarabeo sacro nel mondo egizio e in che modo le altre divinità, non solo Osiride partecipassero alla vita del defunto nell’Oltretomba.
Infine, la religione egizia, in particolare nell’ambito del cosa capiti dopo la morte, presenta molti elementi salvifici che sono comuni a tante altre religioni del mondo antico e che sono passati, in un modo o nell’altro e attraverso un filtro di millenni, anche alla religione cristiana. Quali sono? A voi scoprirlo nella nostra intervista!
Guarda il primo incontro del ciclo Aperitivo con l’Egittologo!
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