Valerio Massimo Manfredi, archeologo e scrittore, autore del best seller Lo scudo di Talos edito nel 1988 da Mondadori, è una figura autorevole in campo di romanzi storici. Molti sono i capolavori nati dalla sua penna: Lo scudo di Talos è tra quelli. Un romanzo storico ambientato nella Grecia del V secolo, in cui fanno da sfondo ed entrano in contatto con la trama luoghi, eventi e personaggi storici di cui abbiamo testimonianza.
La storia di Kleidemos
La trama del romanzo è abbastanza semplice, al centro la storia di un bambino abbandonato dal padre per colpa delle dure leggi spartane a cui i più facoltosi e nobili dovevano sottostare.
Il piccolo Kleidemos nacque con un problema ad un piede, il padre capito che il figlio sarebbe rimasto zoppo dovette abbandonarlo ancora in fasce sul monte Taigeto perché non sarebbe mai potuto diventare l’uomo forte, possente conduttore di eserciti che la società si aspettava. Kleidemos non morì, venne ritrovato da un pastore, un ilota, che lo prese con sé adottandolo e dandogli il nome di Talos; con lui e la sua famiglia il piccolo trascorse una vita normale e crebbe imparando l’arte delle armi. Talos divenne forte e molto abile a maneggiare le armi, ignaro della sua vera identità.
Quando tutta la popolazione spartana venne arruolata per combattere le Guerre Persiane, Talos si ritrovò a combattere al fianco di Brithos, suo fratello. I due combatterono ignari per mesi e solo dopo la morte del padre e del fratello Talos riscoprì la sua vera identità ed il suo vero nome. Nonostante ciò dopo un breve periodo vissuto insieme alla madre Ismene ed intrapresa una nuova carriera militare sotto la protezione di Pausania, decise di tornare tra gli iloti verso i quali sentiva un forte senso di appartenenza. Proprio dopo questo ritorno condusse una lotta contro gli spartani, portando gli iloti alla libertà. Una serie di vicende e vicissitudini legate a questi scontri fanno da padrone nell’ultima parte del libro e da sfondo alle ultime vicende di Talos.

Ciò che questa storia ci lascia
Un romanzo, questo, che indaga in maniera fedele la realtà storica della Sparta dell’epoca, una ricostruzione dei fatti impeccabile che permette di avere una testimonianza della vita quotidiana in una città come Sparta così incline alla belligeranza. Un romanzo leggero che lascia un segno indelebile, la struggente storia di Talos che anima la trama è il fil rouge per un’attenta analisi delle leggi e delle società spartane con tutto quello che ne concerne. Gli stessi personaggi sono dinamici nella loro rappresentazione psicologica e lo stesso Talos cambia e muta sotto questo aspetto. In generale il romanzo è scorrevole, diviso in due parti che rispecchiano anche la maturazione di Talos. Nella prima parte il romanzo scorre benissimo e racconta la vita da ilota di Talos, con la seconda parte e la scoperta della vera identità del protagonista, la trama si fa a tratti confusa quasi a rispecchiare lo stato d’animo di esso. Con una forte componente storica in cui eventi e personaggi realmente accaduti e vissuti si intrecciano con elementi di fantasia questo è un ottimo romanzo per essere catapultati nel mondo affascinante e, a tratti mistico, della Grecia classica.