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Gli Archivi Reali di Ebla

Era il 1974 quando presso il Palazzo Reale dell’acropoli di Ebla, fu rinvenuto un ambiente oggi conosciuto come Archivi Reali di Ebla. Il numero di tavolette d’argilla rinvenute è straordinario: per un totale di 5000 pezzi, purtroppo solo 2000 sono risultate completamente integre. I frammenti delle restanti 3000 sono stati inventariati sotto circa 15000 numeri d’inventario.

Il vano L.2586 fu il primo locale contenente tavolette ad essere scoperto e vi furono trovate 42 tavolette in una giara seminterrata nel pavimento. L’anno successivo furono scoperti altri ambienti, poi denominati Archivio Trapezoidale, Piccolo Archivio e Grande Archivio.

Le tavolette risalgono al periodo che va dal 2500 a.C. al 2250 a.C,, anno presunto della distruzione della città ad opera di Sargon di Akkad. La fortuna ha voluto che il fuoco del saccheggio cuocesse l’argilla e permettesse una migliore conservazione delle tavolette. Esse sono state rinvenute in corrispondenza degli stessi scaffali su cui erano disposte.

I testi erano divisi per argomenti, in particolare vi erano testi amministrativi, economici, storici, giuridici, religiosi. Inoltre le tavolette erano di diverse forme: le più grandi erano quadrate e misuravano sino a 45 cm per lato, mentre altre, di più modeste dimensioni, si presentavano rotonde.

Queste tavolette costituiscono un’importante scoperta che ha permesso di approfondire la diffusione geografica della scrittura cuneiforme. Attualmente, il materiale dell’archivio è suddiviso fra i musei siriani delle città di Aleppo, Damasco e Idlib.

Bibliografia

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a cura di

Martina Tapinassi

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