Gli strumenti classici associati all’Antico Egitto sono attestati da raffigurazioni presenti in tombe private. Generalmente si trattava di orchestre che comprendevano almeno un paio di elementi: un arpista, che spesso era anche cantante, e un suonatore di nay, una sorta di flauto obliquo.
L’orchestra era accompagnata da un chironomista, che con i suoi gesti doveva armonizzare e dirigere la performance. Come riportano queste raffigurazioni, le orchestre suonavano durante banchetti, per il sovrano e per personaggi di spicco della società.
È attestato che nelle cerimonie reali fossero presenti anche altri tipi di strumento, assenti nelle raffigurazioni funebri private. Ne è un esempio un frammento rinvenuto nel tempio del re Niuserra, ad Abusir: uno dei musicisti suona un grosso tamburo a cornice.