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L’artigianato artistico amraziano

La cultura amraziana prende il nome dal sito di Kom el-Ahmra, l’antica Nekhen. Ubicato a circa 120 km a sud di Badari, nell’Alto Egitto, El-Ahmra presenta numerosi rinvenimenti di vasi.

La ceramica è sicuramente la forma artistica maggiormente sviluppata in questo periodo. Troviamo, in particolare, vasi di forma aperta: su sfondo rosso spiccano delle decorazioni geometriche bianco panna. Successivamente, per quanto concerne la decorazione, vengono introdotte anche altre figure, sempre dai tratti molto stilizzati, come animali, barche e persone.

Risalenti a questo periodo sono stati rinvenuti anche esemplari di vasi a forma conica, che si presentano rossi con i bordi neri. Questa particolare colorazione era data dalla tecnica di cottura: disposti capovolti, i bordi erano infitti nella cenere e nelle braci: per questo motivo presentavano una colorazione diversa rispetto al corpo del vaso.

A questo stesso periodo risalgono anche i primi esemplari di tavolette cosmetiche di scisto: frutto di un artigianato ancora rudimentale, si presentano in forme ovali o teriomorfe e prive di bassorilievi.

La pietra era utilizzata per la realizzazione degli oggetti di uso comune.

Nel tardo Neolitico, in Egitto come in altre zone del Vicino Oriente, si  diffondono le rappresentazioni umane, sia maschili sia femminili. Spesso i materiali utilizzati potevano essere anche pregiati, come l’avorio. Queste raffigurazioni potrebbero associarsi a qualche tipo di culto o rituale, legato alla fertilità.

Bibliografia

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a cura di

Martina Tapinassi

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