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Il Dio Tyr

La prima divinità germanica, in assoluto più antica, è sicuramente Tyr,  o Tiwaz, nella forma germanica ricostruita.

Tacito vi fa corrispondere Marte e trova una ulteriore corrispondenza in quel famoso regnator omnium deus citato nel capitolo 39 della Germania. In quel passo l’autore ci dice, a proposito dei Semnoni, che adoravano un dio terribile, al quale venivano fatti sacrifici umani, al quale ancora venivano sacrificati dei cavalli bianchi, allevati all’interno di una foresta sacra. E’ una divinità probabilmente rintracciabile già a livello di civiltà indoeuropea.

Lo studioso francese Georges Dumézil, ha analizzato il fenomeno del paganesimo nelle popolazioni indoeuropee e, sotto il profilo linguistico: la parola Tiwaz è collegabile ad altre parole indoeuropee come Zeus, Iuppiter, divus, tutte voci connesse con un nome che indica la divinità celeste per eccellenza, che era una divinità nota presso tutti i popoli. Un dio celeste che non aveva particolari attributi, se non quello di essere il dio per eccellenza, e divinità collegata alla guerra.

Esiste un mito che è legato a Tyr, che lo vede come un dio monco di una mano, perché si trovò un giorno con le altre divinità, che dovevano incatenare il lupo Fenrir, una delle bestie partorite dal dio Loki, espressione del male. Non sapendo come fare,  per convincere il lupo a sottomettersi ai ceppi magici, le divinità chiesero a Tyr di intervenire, perché egli era considerato anche la divinità della legge, del diritto, primordiale figura giuridica. Egli disse al lupo di non preoccuparsi, perché quei ceppi con cui lo stavano legando non erano dei ceppi magici, a riprova di ciò gli pose la mano tra le fauci, quando il lupo capì che quelli che gli stanno mettendo erano invece ceppi magici, che non si potevano più sciogliere, si vendicò staccando la mano al dio e mangiandola.

Quindi un attributo riconosciuto a questa divinità era quello di protettore della legge: sembra un paradosso ma in realtà non c’è da meravigliarsi perché la guerra rappresentava un fatto legale per le popolazioni germaniche, regolata da norme be precise. La battaglia, ad esempio, si svolgeva sempre all’alba, secondo una certa etica, poteva essere preceduta da una singolar tenzone, da due personaggi che rappresentavano i due eserciti e, tante volte, dall’esito della singolar tenzone si prefigurava l’esito della guerra finale, talvolta questa poteva anche sostituire la battaglia vera e propria.

Abbiamo attestazioni in questo senso anche di tipo archeologico: come divinità del diritto, era considerato il nume tutelare dell’assemblea di cui parla Tacito, che viene denominata in tutte le lingue germaniche thing. Durante l’epoca di Cesare non c’era un’assemblea regolare degli uomini liberi ma, una volta l’anno, quella dei maggiorenti, i capi tribù, invece già con Tacito, 150 anni dopo, troviamo che nelle notti di novilunio o plenilunio, cioè in maniera regolare, ma quando il tempo era propizio (erano infatti novilunio e plenilunio considerati momenti in cui si poteva comunicare con le divinità)  si riuniva l’assemblea di tutti gli uomini liberi atti alle armi, cioè tutti i guerrieri, per discutere varie questioni.

Questa assemblea, che in tutte le lingue germaniche era chiamata thing, che significa cosa, era un’assemblea che svolgeva funzioni di tribunale: dirimere le contese, emettere sentenze, prendere decisioni comunitarie. Possiamo dire un po’ parlamento, un po’ tribunale. L’assemblea veniva introdotta da un sacerdote come se fosse una cerimonia religiosa. Egli svolgeva un doppio ruolo: quello di giudice magistrato e quello di sacerdote vero e proprio. Dopo di lui parlavano anche i capi tribù, tutto questo si svolgeva sotto l’egida di questo nume tutelare.

Queste assemblee discutevano anche le cause: a livello linguistico da causa si arriva cosa, per lo slittamento semantico e la parola thing ha finito per indicare poi cosa in generale in inglese. In tedesco ding, il nome del dio Tyr è Dienstag: non deriva più dal nome della divinità ma dal nome di un istituto che era protetto da questa divinità.

E’ stata riscontrata, soprattutto nella zona renana, l’associazione del nome di Tyr a quello di due divinità femminili, Beda e Fimmilena, viste come divinità matrone, che proteggono la madre terra. Col passare dei secoli, questa divinità, perderà il suo primato in favore di un altro dio, ma questa è un’altra storia.

Bibliografia

📖 De origine et situ Germanorum - Tacito
📖 Edda Poetica - Snorri Strurlson
📖 www.bifrost.it

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a cura di

Carmelo Catalano

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