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Goti in Italia: tracce antiche nella nostra lingua

Circa 1300 anni fa si estingueva la lingua dei Goti. Potreste dire: “E a noi cosa importa”? In realtà ci importa eccome, perché nel nostro lessico abbiamo conservato alcune parole che, nostro malgrado, proprio dalla lingua gotica derivano. Vogliamo vedere quali sono? Andiamo in ordine alfabetico!

ALBERGO. Ebbene sì, questo termine così “moderno”, deriva da Harij Berg, che nella lingua gotica significava <luogo dove si accampa l’esercito>, che poi iniziò a significare <fortezza, rifugio>.

ARREDARE. Questo verbo deriva da Garedan, che in gotico significava <aver cura, pianificare>, oggi lo concepiamo nei confronti della casa o di altri luoghi.

ASTIO.  La parola Haifsts (pronunciato hefstes) in origine aveva il significato di <contesa>.

BADARE. Derivante  dal gotico Baidan, indicava il verbo usato dai Goti per qualsiasi tipo di attesa.

BANDO. La parola gotica di origine è Bandvian, che aveva significato di <intimare, ordinare>.

BANDA. Pare che derivi dal gotico Bandwa (pronunciato Bandua) che indicava  un segno tra persone, in seguito prese ad indicare un gruppo organizzato di persone.

BEGA. Parola rimasta così com’era nella forma e nella sostanza, indicava e indica una lite.

CORREDO. Deriva anch’essa da Garedan che ha dato origine ad arredare, in questo caso significava <fare provviste>.

GRINTA. Il termine, originato dal gotico Grimtha, aveva il significato di <tristezza, collera>, identificava la determinazione derivata dalla collera.

GUARDIA. Derivato dal gotico Warda (pronunciato uarda) che non ha cambiato di significato, come altri vocaboli, dimostra  l’importanza che l’esercito aveva per i Goti.

GUERCIO. Deriva dal vocabolo Thwaìrhs (pronunciato thuèrs) col significato di <guardare in maniera storta> quindi dal guardare di traverso nasce il termine che oggi identifica.

ELMO. Ha per antenata la parola Hilms, che significava <protezione>, del resto ancora oggi l’elmo protegge il capo dei guerrieri.

FIASCO. Questo vocabolo deriva da Flaskō, che indicava anche all’epoca il recipiente di vetro per contenere il vino, che ai soldati è sempre piaciuto.

NASTRO. Un altro termine di uso comune che deriva dal gotico Nastilō che probabilmente  indicava la cinghia militare, oggi invece noi ci attacchiamo i regali o, le signore, i capelli.

ROCCA. (nel significato tessile) origine gotica dal termine Rukka con significato identico a quello odierno, ovvero filo avvolto attorno ad un’anima a forma di tronco di cono.

SCHIATTA. Anche in italiano questo termine, derivato dal gotico Slatha, di pari significato, è caduto in disuso, sostituito dal più comune stirpe. Questa etimologia non è correlata a quella del verbo schiattare, che invece sembrerebbe essere di origine longobarda.

STANGA. Anch’esso di chiara origine gotica, deriva da Stiggan (pronunciato stingan) e nel significato originale vuol dire <pungere>. Questa eredità gotica è anche visibile nell’inglese to sting, con l’identico significato di pungere, mentre per noi, oggi, indica un pezzo di legno lungo e sottile.

SCHIETTO. Dal gotico Slaìths (pronunciato slèthes), in gotico assume il più generale significato di <sincero>.

SGHEMBO. Gotico è pure questo termine, originato dal vocabolo Slimbs col significato di <moralmente obliquo> con una valenza morale che il corrispondente italiano ha perso.

SPOLA. Altro termine tessile di origine gotica, dal gotico Spōla col significato di <rocchetto>.

STECCA. Giunto nel latino prima e nell’italiano poi, dal gotico Stikka, col simile significato di <bacchetta>.

ZUPPA. Di origine gotica (nel vocabolo suppa) ma anche longobarda (nel vocabolo zuppa) e dal momento che per un breve periodo di tempo longobardo e gotico sono stati entrambi lingue contemporanee in Italia non è possibile capire chi abbia preso in prestito il termine dall’altra lingua.

Come si può notare, sono diverse le parole che hanno mantenuto in italiano il significato che avevano presso i Goti, tante altre non le ho inserite perché ormai abbastanza desuete da non essere conosciute dai più giovani.

Bibliografia

📖 Sergio Lubello - “Germanismi” - Enciclopedia dell’Italiano - Istituto della Enciclopedia Italiana - 2011
📖 Bruno Migliorini e Ignazio Baldelli - Breve Storia della Lingua Italiana - Sansoni - 1984

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a cura di

Carmelo Catalano

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