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Edda Bresciani: addio alla Regina dell’Egittologia

Si è spenta a 90 anni Edda Bresciani, domenica 29 novembre. La regina dell’Egittologia era ricoverata presso la clinica Barbantini di Lucca, per una grave patologia. Edda Bresciani era un unicum nel suo genere: era stata la prima donna laureata in Egittologia in Italia, e anche la prima donna di ruolo sulla cattedra della stessa materia. Una pioniera.

Aveva ottenuto numerosi riconoscimenti, non solo dalla comunità scientifica.

Egittologa di fama mondiale e professore emerito dell’Università di Pisa, nel 2014 ha ricevuto l’Ordine del Cherubino, onorificenza accademica conferita dal Magnifico Rettore dell’Università di Pisa, conferita a coloro che abbiano contribuito ad accrescere il prestigio dell’Ateneo per particolari meriti scientifici e che abbiano in modo rilevante contributo alla vita e al funzionamento dell’Università.

Era socia dell’Académie des Inscriptions et Belles Lettres di Parigi e dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Nel 1996 era stata insignita della medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per la Scienza e la Cultura. E nel 2014 l’Università di Pisa le aveva conferito il premio Campano d’Oro, riconoscimento riservato agli ex allievi che si sono particolarmente distinti nel mondo dell’Arte e della Cultura.

È doveroso ricordarla per l’importante eredità bibliografica che ci lascia.

Nel 1978 aveva fondato la rivista scientifica “Egitto e Vicino Oriente” e diretto alcune collane editoriali egittologiche. L’inestimabile produzione scientifica che Edda Bresciani lascia, tra articoli e libri, copre tutti i settori principali delle sue ricerche: non solo la Storia dell’antico Egitto, ma anche l’Archeologia e la Filologia di questa grande Civiltà Antica.

Una vita all’insegna dell’Egittologia.

Edda era nata a Lucca il 23 settembre 1930. Nel 1955 conseguì la laurea presso l’ateneo pisano con il grande egittologo Sergio Donadoni, con una tesi dal titolo “L’Egitto satrapia persiana”. Seguì un percorso di specializzazione nelle Università di Copenhagen, Parigi e Il Cairo. La sua carriera di professoressa iniziò nel 1962, con la cattedra di Lingua e Letteratura Copta all’Università di Roma La Sapienza. Divenne ordinaria di Egittologia all’Università di Pisa nel 1968, dove insegnò Lingua e Letteratura Demotica.

Dalla metà degli anni ’60 diresse diverse campagne di scavo in Egitto in siti prestigiosi quali Assuan, Tebe, Saqqara e nel Fayum, annotando nel suo curriculum scoperte di grande rilievo scientifico. È d’obbligo ricordare le operazioni di salvataggio, ad opera della sua equipe, dei monumenti della Nubia destinata ad essere inondata in seguito alla costruzione della Grande Diga. Dal 1966 diresse invece gli scavi del Fayyum, per conto dell’università Statale di Milano. Diresse gli scavi di Assuan nel primo biennio degli anni Settanta, portando alla luce il tempio di Isi e tra il 1973 e il 1977 quelli a Gurna. Nel 1974, per conto dell’Università di Pisa, inaugurò la missione di scavo a Saqqara, che portò all’esplorazione della tomba ipogea di Psammetico I. In questo sito coordinò inoltre alcuni progetti di cooperazione italo-egiziana, che ha posto l’Università di Pisa tra i pionieri dell’applicazione delle tecnologie informatiche all’Archeologia e alla conservazione dei monumenti antichi.

Una perdita incolmabile per il panorama culturale e accademico mondiale.

Bibliografia

💻 www.larepubblica.it
💻 www.ilmessaggero.it
💻 www.luccaindiretta.it
💻 www.unipi.it

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a cura di

Martina Tapinassi

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