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MedeART: gli archeogioielli di Marilisa

Tutti noi, visitando musei e aree archeologiche, abbiamo subito il fascino della bellezza dei gioielli antichi che adornavano affreschi raffiguranti i personaggi più in vista del tempo o che facevano parte di qualche corredo funebre. Oggi è possibile indossare queste opere d’arte grazie a Marilisa Lo Pumo, una giovane artista che riproduce gioielli ispirandosi all’antichità. Noi di StorieParallele lo abbiamo intervistato per conoscere più a fondo questo ProgettoParallelo: MedeART.

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Orecchini con immagine intonaco policromo da una casa ellenistica di Morgantina (Sicilia) – MedeART ©

Marilisa, presentati al nostro pubblico! Tu sei la creatrice di MedeART, un’azienda che propone archeogioielli, ci vuoi spiegare cosa sono per te gli archeogioielli?

Prima di presentarmi ci tengo moltissimo a ringraziarvi per l’attenzione e lo spazio che mi avete dedicato e a salutare tutti gli amici di StorieParallele che, spero, apprezzeranno la mia storia. Mi chiamo Marilisa Lo Pumo, sono siciliana, sono un’archeologa libera professionista e sono anche la creatrice di MedeART, il primo brand italiano di archeogioielli e accessori-moda dedicati all’archeologia, all’arte e al mondo antico, nato nel 2014 dall’incontro di competenze storico-archeologiche, abilità artigianali e passione per la moda. MedeART trae ispirazione dalle testimonianze materiali del passato e dall’arte antica, veicolando immagini prevalentemente archeologiche, protagoniste assolute dei gioielli sui quali sono riprodotte e riadattate attraverso una minuziosa e paziente tecnica artigianale. Da questa loro originale e peculiare caratteristica deriva il nome archeogioielli, che indica, quindi, la principale gamma di prodotti realizzata dal nostro brand.

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Collana con Achille e Pentesilea, anfora a figure nere del pittore Exekyas – MedeART ©

Quali sono, dunque, gli obiettivi della tua azienda e quale tipo di vision tu proponi?

Benché rivolte al passato, quale fonte d’ispirazione per il nostro lavoro, le creazioni MedeART guardano anche alle tendenze della moda del presente, da cui sono influenzate nelle scelte di stile e di design. La parola chiave della nostra vision è, infatti, archeofashion, neologismo che riassume l’obiettivo primario della nostra attività ovvero creare originali e contemporanei gioielli e accessori di tendenza che siano anche innovativi e alternativi strumenti di divulgazione di contenuti relativi alla storia e all’arte dell’antichità, per un pubblico amante dell’archeologia e della moda, dell’arte e dell’artigianato, che indossando le nostre creazioni ha, quindi, la possibilità “ostentare” visivamente il proprio interesse e la propria passione per il mondo antico.

Chiaramente, il brand è rivolto anche a chi non ha conoscenze propriamente archeologiche e che, attratto dalla fattura artistica e artigianale e dalla particolarità dei nostri prodotti può, quindi, approcciarsi, in una maniera del tutto nuova e inconsueta, alla cultura antica. Altro obiettivo fondamentale di MedeART è accrescere e consolidare rapporti di collaborazione e di partnership con istituzioni, società, aziende e associazioni interessate ai nostri prodotti, per le quali essi costituiscono importanti strumenti di trasmissione culturale, utili a progetti comuni e complementari al nostro.

Parure con immagine Simposio, da una kylix a figure rosse (490-480 a.C.) – MedeART ©

Ti andrebbe di raccontarci il processo creativo? Da dove vengono le idee? Quali materiali usi?

L’idea di creare archeogioielli e di dar vita a MedeART mi venne in mente nel 2011, durante un viaggio-studio universitario in Magna Grecia, dopo aver acquistato dei gadget presso i bookshop dei musei archeologici di Reggio Calabria e di Taranto. Lo ricordo bene perché fu in quell’occasione che mi resi conto di quanto fosse difficile, all’epoca, trovare in commercio gioielli e accessori dedicati all’archeologia e al mondo antico. E non mi riferisco alle meravigliose riproduzioni di reperti di oreficeria, non adatte alle finanze di una studentessa, di cui avevo già ammirato pregevoli e costosi esemplari realizzati da maestri orafi; e neanche a dozzinali souvenir o ricordi “turistici” dei luoghi visitati. A quel tempo, avrei voluto acquistare un monile o un pendente che recasse le iconografie o i simboli di quei reperti racchiusi nelle vetrine delle sale museali e in grado di rievocarne la storia, i miti e i significati, nonché di ricordarmi il legame profondo, anche affettivo, instaurato con quella cultura materiale oggetto dei miei studi. Tanto meglio, da amante della moda e degli accessori quale sono, se un oggetto del genere avesse avuto anche un design stiloso! Fu così che nel 2014 iniziai a creare archeogioielli, con il preciso fine, quindi, di offrire qualcosa che prima non c’era e di cui ero consapevole proprio perché ne ero stata alla ricerca!

A questo punto, credo, sia logico dedurre che sono proprio i musei e le aree archeologiche i principali luoghi che mi suggeriscono le idee per le mie creazioni! A volte, invece, quest’ultime nascono da un procedimento inverso ovvero dallo sviluppo di temi, argomenti o aspetti culturali riguardanti l’antichità ai quali vorrei dedicare un gioiello o, magari, un’intera collezione e che, quindi, mi inducono a ricercare e a studiare i soggetti ovvero i reperti del patrimonio archeologico e artistico più emblematici di una determinata cultura antica.

Per quanto riguarda il processo creativo, invece, questo dipende dalla tipologia di gioielli o accessori che dobbiamo realizzare che si differenzia nelle tecniche e nei materiali. Gli archeogioielli della principale linea da noi prodotta, la “Linea Archeofashion”, nascono da un lungo processo di lavorazione che inizia con la progettazione grafica e l’editing delle immagini da applicare su supporti in legno, metallo, pietre dure e paste polimeriche; nella maggior parte dei casi, il lavoro continua con la fase di arricchimento pittorico o sovradipintura delle immagini; segue, poi, il lungo e meticoloso lavoro di vetrificazione manuale dei supporti. Il processo si conclude con il montaggio dei manufatti ottenuti che, in questa fase finale, diventano gioielli veri e propri, adatti ad un pubblico femminile ma anche maschile. Altre collezioni, come ad esempio la “Linea Domina”, attraverso l’utilizzo di materie prime più ricercate, dal design classico e rétro, si rifanno alle mode e ai costumi del passato. Anche per quanto riguarda le collezioni di accessori-moda, come ad esempio le stole-gioiello o i cerchietti-diadema, realizzate anche grazie a tecniche sartoriali, la fonte d’ispirazione primaria è sempre l’antichità e, in particolare, l’epoca greco-romana.

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Orecchini con immagine di Cleopatra, papiro egiziano – MedeART ©

Quale tra le tue creazioni diresti che ti rispecchia maggiormente?

Non ce n’è una in particolare che mi rispecchia maggiormente. Credo che un po’ tutte parlino di me, dei miei studi e del mio grande amore per l’archeologia. Ma, forse, se dovessi indicarne qualcuna, direi che a rappresentarmi maggiormente siano quelle che celebrano il patrimonio archeologico siciliano, in particolare le testimonianze culturali e gli aspetti mitico-rituali della civiltà greca.

Alcune delle creazioni di MedeArt ©

Il racconto storico, quindi, per te rappresenta qualcosa in più di un semplice paragrafo che si può leggere sui libri o imparare dietro ai banchi di scuola, come ti relazioni tu con questa idea? Il tuo lavoro, secondo te, cosa potrebbe rappresentare per le nuove generazioni, così abituate a vedere una storia finita e rilegata a manuali piuttosto che una storia viva, da poter toccare o, ancora meglio, da indossare?

Ho già parlato ampiamente dell’importanza della funzione comunicativa e didascalica delle mie creazioni, nonché del valore affettivo che possono avere per chi le indossa; opinione di cui ho avuto conferma, nel corso del tempo, dalle risposte di quanti si sono accostati ai miei lavori e, in particolare, grazie ai feedback e i pareri personali delle mie clienti più affezionate. Attraverso questi oggetti posso raccontare la storia e trasmettere le mie conoscenze archeologiche; grazie ad essi, riesco a narrare miti e a parlare di arte antica con il mio uditorio. E questo, in qualche modo, stimola un processo virtuoso, inducendo chi indossa un archeogioiello, non solo a “sfoggiare una passione”, ma anche a trasmetterne il suo significato.

E, riguardo a ciò che può rappresentare il mio lavoro per le nuove generazioni, anzi giovanissime, posso raccontarvi un aneddoto a cui mi piace ripensare. Durante un market, una volta, un bambino si avvicinò al mio stand, incuriosito dall’immagine della Gorgone di un medaglione che avevo sul banco, pensando che rappresentasse una scimmia. Questa cosa mi diede modo di spiegargli chi fossero le Gorgoni e perché avevano quell’aspetto. Il giorno dopo ripassò dallo stand insieme alla mamma che mi raccontò divertita di quanto il bambino fosse rimasto colpito dal mio racconto, a tal punto da volersi documentare sul mito delle Gorgoni attraverso dei cartoni animati didattici. Quest’episodio, oltre ad inorgoglirmi, mi diede prova di quanto il mio lavoro avesse anche delle potenzialità didattico-didascaliche

L’influencer Angela Castellano che indossa una parure di MedeART ©

Dove trovare MedeART e le sue creazioni?

Se anche tu, come noi, sei rimasto colpito dal lavoro di questa incredibile artista non ti resta che seguirlo sui canali social ufficiali, facebook e instagram. Se invece vuoi acquistare le sue opere visita il suo Etsy Shop.

Bibliografia

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a cura di

Silvia Gigliotti

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