Il Liber Linteus Zagrabiensis, conosciuto come Mummia di Zagabria, è il più lungo testo in lingua etrusca mai ritrovato. Composto da 1350 parole disposte su 230 righe, non ne conosciamo il contenuto nella sua interezza, sia a causa dei danni provocati dall’utilizzo improprio, sia per l’incapacità di tradurre alcuni termini da parte degli esperti.
E’ considerato il libro più antico d’Europa: riportante un calendario rituale, la produzione è attribuita ad una confraternita sacerdotale aruspicina di San Quirico d’Orcia. Questo drappo di lino, diviso in dodici pezze rettangolari, è stato trovato avvolto intorno alla mummia di una donna, risalente al periodo Tolemaico.
Nonostante fosse stata originariamente rinvenuta in Egitto intorno alla metà del XIX secolo, la mummia deve il suo appellativo al croato Mihajlo Baric, che la portò in patria come ricordo del suo viaggio in Egitto. La mummia e il libro sono ora esposti in una sala del Museo Archeologico di Zagabria.