Il Calendario Brontoscopico era una guida giornaliera per quanto riguarda l’interpretazione dei tuoni ed i fulmini. Esso prende come riferimento il ciclo lunare: nella forma a noi pervenuta è stato redatto da Nigidio Figulo, filosofo e astrologo romano del I secolo a.C., il quale afferma di averne fatta una traduzione fedele dalla lingua etrusca.
Il Calendario, in origine, doveva essere contenuto all’interno dei libri tagetici o haruspicini, libri di carattere ritualistico-religioso rivelati dal giovane-vecchio Tagete a Tarconte, mitico re fondatore di Tarquinia. Tragicamente, di essi ci sono pervenuti soltanto alcuni frammenti.
Per ogni giorno del calendario il tuono è presagio di un aspetto diverso della vita: dalla nascita ed i dolori del parto, fino a fenomeni atmosferici e bellici. Il Calendario di Nigidio è ritenuto, dall’autore stesso, non universale poiché per l’interpretazione dei fulmini e dei tuoni all’interno dei libri tagetici stessi erano presenti tutta una serie di prescrizioni sul tipo, direzione, provenienza e quadrante di cielo riguardanti la saetta.