Tabusso nasce da un sogno: riportare alla luce l’antico vino romano dopo 2000 anni di storia. Ci sono voluti più di quattro anni di attente ricerche, tra fonti letterarie antichissime e resti archeologici di epoca romana, per ridare vita a questi due vini che in antichità venivano bevuti ed apprezzati in tutto l’Impero Romano.
Dietro a questo sogno c’è Simone Tabusso, archeologo e sommelier. Per quattro anni si è dedicato allo studio della produzione del vino durante l’età romana, analizzando le testimonianze archeologiche e le fonti antiche degli agronomi latini come Columella, Catone e Varrone. All’interno di questi testi ha scorto consigli e suggerimenti su come produrre e conservare il vino attraverso l’aromatizzazione con aromi e spezie antisettiche. Le prove per giungere alla produzione definitiva sono state molteplici e complesse, ma hanno permesso nell’Ottobre 2019 di riportare alla luce dopo 2000 anni l’antico vino romano.
Due le etichette nate da questa ricerca: Purpureum e Aureum.
Nella produzione del Purpureum il vino rosso delle Langhe viene aromatizzato da profumatissimo miele piemontese e una miscela di erbe e spezie che ci fa tornare alla mente antichi profumi e l’atmosfera che si respirava durante un banchetto romano.
Da un punto di vista sensoriale si presenta con un rosso rubino, pieno e brillante. Al naso sprigiona una molteplicità di profumi netti e complessi con note di confettura di mirtilli, amarena, cannella, pepe, chiodi di garofano, acacia e geranio. In bocca è avvolgente, caldo, rivela le spezie e la frutta rossa accompagnate da una note dolce che viene ben equilibrata dalla sua freschezza.
Il Purpureum risulta molto versatile: si sposa in modo eccellente con i dessert contemporanei. Può essere usato anche come vino da meditazione, con ghiaccio o accompagnato da un buon sigaro come un Ducale di Nostrano del Brenta. Stupisce anche in miscelazione: ghiaccio, ½ crodino ½ Purpureum, oppure ghiaccio, ½ tonica ½ Purpureum.
Nella produzione dell’Aureum il vino bianco delle Langhe viene aromatizzato da un pregiato defrutum (mosto cotto) e una miscela di erbe e spezie che ci fa tornare alla mente antichi profumi e l’atmosfera che si respirava durante un banchetto romano.
Da un punto di vista sensoriale si presenta con un giallo dorato, pieno e brillante. Al naso sprigiona una molteplicità di profumi netti e fini con note di rosmarino, alloro, pesca sciroppata, gelsomino e rosa bianca. In bocca è fresco, sapido e persistente rivela l’aspetto floreale e la frutta bianca.
L’Aureum si sposa in modo eccellente con aperitivi, primi piatti aromatici, carni bianche, pesce e crostacei.
Ma non finisce qui: Tabusso offre anche un percorso museale alla scoperta dell’antico vino romano. Il visitatore potrà vedere da vicino un torchio a vite centrale, utilizzato in antichità per la produzione del vino e ricreato sulla base delle indicazioni e dell’iconografia. Sono inoltre presenti anfore, botti, monete che vi faranno immergere nell’atmosfera di una cantina di 2000 anni fa.
Prenotando la propria visita è possibile anche prendere parte ad una gustatio, un vero e proprio aperitivo romano!