In questo nuovo articolo della rubrica InTaberna vogliamo parlare di un piatto piuttosto particolare, attestato nella letteratura romana: il Savillum di Catone. Questa ricetta è attestata nell’opera De Agri Cultura ( II sec. a.C) di Marco Porcio Catone, noto anche come Il Censore, politico e letterato dell’epoca repubblicana romana.
Catone e l’arte culinaria
Celebre per le sue posizioni notoriamente conservatrici e legate all’esaltazione del mos maiorum e dell’antica nobiltà terriera capitolina, scrisse il De Agri Cultura non solo con un obbiettivo manualistico tecnico-pratico, ma anche per esaltare l’antica vocazione agricola della società romana, le cui abitudini erano strettamente connesse a quelle virtù morali che, nella visione dei patrizi, avevano consentito alla Res Publica di prosperare.
All’interno del testo è possibile riscontrare informazioni sugli argomenti più disparati, tra cui alcune legate all’arte culinaria, ad esempio al ricetta del Savillum (LXXXXIV). Questa torta al formaggio è da considerarsi un dolce data l’abbondante presenza di miele, un tipo di pietanza non particolarmente diffuso a Roma dove il consumo di alimenti dolci rimase legato prevalentemente alla frutta, ma evidentemente connesso da Catone alla radici arcaiche stesse dell’Urbe.
Gli ingredienti, del resto, erano semplici (facilmente trovabili, almeno per l’alta società) e comuni anche ad altre ricette descritte dallo stesso autore, come ad esempio i globi o il libum.

Come preparare il Savillum
“Savillum hoc modo facito: farinae selibram, casei p II s una commisceto quasi libum, mellis P.quadrantem et ovum unum. Catinum fictile oleo unguito. Ubi omnia bene commiscueris, in catinum indito, catinum testo operito. Videto ut bene percoquas medium, ubi altissimum erit. Ubi coctum erit, catinum eximito, melle unguito, papaver infriato, sub testum subde paulisper, postea eximito. Ita pone cum catillo et lingula.”
(Catone – De Agri Cultura – LXXXXIV)
Gli ingredienti necessari per il Savillum sono:
- ½ libbra romana (circa 160 gr.) di farina (di grano, orzo o farro);
- 2 ½ libbre romane (800 gr.) di formaggio fresco (es. ricotta);
- ¼ libbra romana (80-100 gr.) di miele all’interno dell’impasto, ulteriore miele servirà poi per ricoprire la torta una volta cotta;
- 1 uovo ;
- Semi di papavero per la decorazione finale.

La ricetta non è particolarmente complessa. Catone descrive la cottura in una sorta di catino di terracotta coperto, ma nelle cucine moderne può andare benissimo anche il forno, come sostituto per la preparazione.
Innanzitutto si mischiano assieme farina e formaggio, per poi aggiungere l’uovo e il miele, fino ad avere un impasto uniforme. Successivamente, dopo aver oliato il catino (o la teglia da forno) vi si stenderà il prodotto, mettendolo a cuocere.
Dopo circa 40 minuti, la torta assumerà un colorito dorato e sarà pronta. A quel punto si ricoprirà la torta con ulteriore miele e infine si spargeranno a piacere semi di papavero. Il nostro Savillum è pronto ad essere servito!
Prova anche tu!
Vuoi cimentarti in questa ricetta? Ecco qui una videoricetta molto speciale: sarà Lucia La Marca di Junior Bake Off Italia a preparare per noi il Savillum di Catone! E per non perderti nessuna novità iscriviti al nostro canale YouTube!