L’arte sumera ci dimostra con numerosi manufatti di quanto fosse vissuta intensamente la vita mistico-religiosa. Negli scavi archeologici che hanno interessato i templi sono state rinvenute numerose statue degli oranti: esse raffigurano i fedeli in posizione di preghiera e venivano collocate nei luoghi di culto in modo da rappresentare la persona reale che, per via delle sue occupazioni, non avrebbe potuto adempiere al suo debito di preghiera.
Nel tempio dedicato al dio Abu a Tell Asmar, nell’attuale Iraq, vennero trovati dodici esemplari di queste statuette durante la campagna di scavi condotta tra il 1933 e 1934. Le statuette erano state seppellite intenzionalmente sotto al pavimento in prossimità dell’altare. Questi reperti risalgono ad un periodo compreso tra il 2900 a.C. e il 2500 a.C. e variano in altezza da 21 cm a 72 cm.
Delle dodici statue, dieci rappresentano individui di sesso maschile e due di sesso femminile. Otto delle figure sono in gesso, due in calcare e le più modeste in alabastro. Su alcune statue è riportato un nome e un messaggio di supplica personalizzato.