La Tomba dei Leopardi fu scoperta a Tarquinia nel 1875 e fa parte della necropoli etrusca di Monterozzi. La datazione del sito è fatta risalire al 473 a.C. e, congiuntamente con l’intera necropoli, è riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO dal 2004.
La tomba si presenta come una camera a pianta rettangolare, a cui si accede per mezzo di un piccolo corridoio con alcuni gradini. Il tetto è strutturato a doppio spiovente e trave di colmo. Il soffitto presenta una decorazione a scacchi di colore bianco, verde e rosso: questi colori sono ricorrenti nelle decorazioni di tutta la struttura portante.
La parete sulla destra ospita il famoso affresco dei Tre Musicisti. La prima figura è un danzatore: esso è rappresentato con una coppa in mano e vestito con una tebenna. Gli altri due personaggi sono due musici: la figura al centro suona un aulos, mentre quella a destra suona una cetra.
I due leopardi, rappresentati sul fronte dell’ingresso, ne hanno ispirato il nome. La rappresentazione pittorica mostra una scena di simposio all’aperto. Uomini e donne, tre coppie di sposi, sono accomodati sui loro triclini a pasteggiare. Intorno a loro troviamo anche due giovani servitori nudi. Le donne sono rappresentate con una carnagione chiarissima e delle vesti molto eleganti, mentre l’incarnato degli uomini appare più scuro. L’uomo posto sulla destra reca in mano un uovo, simbolo di rinascita. La scena è completata da alcuni ulivi carichi di frutti.