Ad Olimpia era presente un’estesa area sacra nella parte settentrionale della città, qui sorgevano il tempio di Zeus e quello della consorte Era, detto anche Heraion, una delle divinità più importante nella religione greca. I resti rialzati del tempio permettono ancora oggi una capacità di lettura tale da poter fare di questo primo tempio costruito in ordine dorico un esempio da manuale.
Eretto verso il 600 a.C., si caratterizza con un insolito rapporto tra lunghezza e larghezza: è infatti 18 metri di larghezza per 50 metri di lunghezza. Gli ingressi dotati di frontoni si presentavano con 6 colonne in stile dorico, mentre i lati ne erano inquadrati da ben 16. Le altezze non superavano i 5 metri, rendendo così l’intera struttura più bassa rispetto a quella offerta più tardi a Zeus.
L’interno era tripartito da due lunghi colonnati posti molto vicino alle pareti, si creavano una serie di cappelle laterali nella quale si potevano svolgere diversi riti. In base ai ritrovamenti gli studiosi ipotizzano che in origine esistevano solo un pronao e una cella che posavano su un basamento di argilla molto semplice. Con l’aumentare di notorietà del santuario la situazione mutò molto presto. Si aggiunse l’opistodomo e tutta la parte del peristilio. Dati gli intercolumni larghi si è pensato che il tempio avesse architravi lignei che sostenevano metope in bronzo; si aveva in questo modo un edificio fatto in muratura con elementi quali colonne e trabeazione in materiale organico come attesta Pausania, che visitò il tempio e ne lasciò una testimonianza nella sua Periegesi. Grazie a continue donazioni le parti in legno vennero a mano a mano sostituite con elementi in pietra che, con il passare del tempo, mutavano di stile, diametro e materiale. A proposito di questo oggi si vedono colonne aventi abaco ed echino molto aggettanti, altre sono più esili e meno sporgenti, altre ancora sono composte da più blocchi oppure sono monoliti.
Nel corso degli scavi è stata ritrovata una testa appartenente ad una statua, probabilmente un simulacro della dea di grandi dimensioni com’era presente nel tempio del consorte Zeus.
Durante i giochi olimpici fondati da Eracle, gli atleti pregavano nel tempio per la vittoria nelle competizioni; l’Heraion aveva anche la funzione di conservare le corone d’alloro che avrebbero coronato i vincitori dell’Olimpiade.