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Giano Bifronte

Giano è uno degli dei più antichi del pantheon romano. L’iconografia classica lo vuole rappresentato con due volti: l’uno più vecchio che guarda il passato, l’altro più giovane che guarda al futuro.

Secondo certi mitografi, Giano era indigeno a Roma ed avrebbe regnato insieme a Camese, re mitico che si conosce solo di nome. Secondo altri, Giano era uno straniero originario della Tessaglia esiliato a Roma, fu quindi accolto favorevolmente da Camese il quale avrebbe poi diviso il suo regno con lui.

Egli avrebbe fondato una cittadina sul colle Gianicolo e avrebbe poi generato un figlio chiamato Tiber, l’eponimo del Tevere. Una volta morto Camese regnò incontrastato e fu proprio lui ad accogliere Saturno quando venne cacciato dalla Grecia dal figlio Giove.

Giano stava sul Gianicolo mentre Saturno regnava su Saturnia, cioè un villaggio situato in cima al Campidoglio. Al regno di Giano tutti riferiscono le caratteristiche usuali dell’Età dell’oro: onestà, incorruttibilità, ricchezza, pace ed armonia.

Egli avrebbe inventato l’uso della moneta, l’uso delle barche e avrebbe civilizzato gli aborigeni laziali. Essi vivevano senza conoscere città, commercio e agricoltura. Grazie a lui divennero civilizzati e per riconoscenza, una volta morto il grande re, lo divinizzarono.

Da qui le leggende si moltiplicarono: si dice che salvò Roma dalla conquista sabina; quando quest’ultimi erano sul punto di conquistare il Campidoglio il dio avrebbe fatto sorgere dal suolo delle polle d’acqua calda fumante facendo scappare gli assalitori. Per commemorare l’accaduto le porte del tempio in tempo di guerra venivano lasciate aperte per far sì che lo spirito del dio potesse uscire e aiutare l’esercito. Giano perciò presiede le porte, i passaggi, i ponti, le soglie materiali e immateriali. È il dio della vita, della religione, degli inizi, del tempo storico e mitico.

Numa Pompilio dedicò al dio il mese dopo il solstizio di inverno e che, con la riforma giuliana del 46 a.C., divenne il primo dell’anno, cioè gennaio.

Bibliografia

📖 Dizionario di mitologia greca e latina, s.v. Giano, A. Ferrari, UTET, 1999.

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a cura di

Simone Bonaccorsi

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