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Come un videogioco diventa un film

Adattamento: questa è la parola chiave che riguarda il rapporto di un videogioco con la sua corrispettiva produzione cinematografica, il film. Quando si parla di adattamento, i primi titoli che affiorano alla mente sono quasi esclusivamente produzioni cinematografiche tratte da romanzi e racconti, quasi mai da altri medium. Eppure, a dispetto di ciò che si pensa usualmente, gli adattamenti che portano un videogioco a diventare un film sono molti e alcuni di questi hanno ottenuto anche un discreto successo. Dalla fortunata saga (anche) cinematografica Resident Evil (2002-2016) fino ai recenti film action Tomb Raider (2018) e Uncharted (2022).

Da videogioco a film: Tomb Raider e Uncharted – StorieParallele ©

Adattamento e trasposizione

Un adattamento cinematografico è la rielaborazione di un’opera esistente in un altro medium (un testo letterario, un videogame, una pièce teatrale, un fumetto) che viene, appunto, adattata per diventare una produzione cinematografica, un film. Sono due i termini generalmente accettati per indicare questo processo: adattamento e trasposizione, che seppur hanno due significati differenti all’interno del dibattito scientifico, nel linguaggio di tutti i giorni, in riferimento all’argomento trattato, vengono utilizzati come sinonimi.

Molto spesso le opere che vengono adattate da altri medium sono opere già celebri, di successo. Questo perché chiaramente il primo obiettivo per le grandi produzioni di questo tipo è il successo economico della trasposizione. Pensiamo anche soltanto ad alcuni degli adattamenti più famosi dei testi letterari: la saga di Harry Potter, quella del Signore degli Anelli o quella di Hunger Games. Tutte e tre saghe letterarie celebri anche prima della loro trasposizione cinematografica che quindi avevano un’altissima probabilità di successo economico. Si parla infatti di quasi 975 milioni di dollari per il totale degli incassi mondiali di Harry Potter e la pietra filosofale (2001) e di circa 408 milioni di dollari per il primo Hunger Games (2012). Questi sono soltanto alcuni dei casi più famosi di adattamenti cinematografici, ma non bisogna dimenticare che l’adattamento nasce molto prima, già nei primi decenni del ‘900.

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Da videogioco a film: Harry Potter e Hunger Games – StorieParallele ©

Un salto indietro

Attorno agli anni ‘90 i videogiochi coprono una notevole fetta di mercato, complici le enormi vendite di alcune console ormai storiche come la prima PlayStation, il Game Boy Color o il Nintendo 64. Le grandi produzioni cinematografiche decidono quindi di coinvolgere anche quell’ambiente per allargare il pubblico e per evidenti scopi economici. I primi titoli che vengono adocchiati sono quindi videogiochi emblematici e di successo come Street Fighter e Mortal Kombat. Il film del primo esce nel 1994 e viene diretto da Steven E. de Souza, mentre il secondo, del 1995, da Paul W. S. Anderson che poi dirigerà negli anni 2000 alcuni film dell’importantissima saga Resident Evil. Ecco alcuni numeri: il film Street Fighter aveva un budget di circa 35 milioni di dollari e ne ha incassati in tutto il mondo circa 99 milioni, mentre Mortal Kombat è costato circa 18 milioni di dollari per incassarne in tutto il mondo circa 122 milioni. Numeri da capogiro che sicuramente hanno sancito il successo di quelle operazioni.

Per questi motivi, dal 2000 in poi le grandi produzioni hanno deciso di investire pure in questo mercato. Di seguito, alcuni dei titoli più famosi di videogiochi che sono stati trasposti in film:

  • Silent Hill (2006) diretto da Christophe Gans;
  • Hitman (2007) di Xavier Gens;
  • Prince of Persia: The Sands of Time (2010) di Mike Newell;
  • Need for Speed (2014) di Scott Waugh;
  • Assassin’s Creed (2016) diretto da Justin Kurzel;
  • Pokémon: Detective Pikachu (2019) di Rob Letterman;
  • Sonic the Hedgehog (2020) di Jeff Fowler.

Nonostante gli incassi siano generalmente molto alti, la critica non è molto propensa ad adattamenti di questo genere. Infatti, la maggior parte dei film sopracitati è stata stroncata in malo modo da critici e da riviste del settore cinematografico. Se infatti, citare dei buoni titoli di videogiochi tratti da film può risultare abbastanza semplice, non è possibile dire il contrario.

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Da videogioco a film: Mortal Kombat e Street Fighter – StorieParallele ©

Liberamente ispirato a…

Inoltre, non esistono soltanto film adattati dai videogiochi, ma esistono anche dei film che vengono “soltanto” basati sui videogiochi. Ciò significa che la produzione cinematografica non si basa sulla narrazione già data del videogioco, bensì che prende da quello soltanto alcuni aspetti come i personaggi, l’ambientazione, l’universo, ed altro. Un esempio emblematico in questo caso è il film d’animazione della Disney Wrect-It Ralph (in italiano: Ralph Spaccatutto) del 2012, diretto da Rich Moore. Qui appaiono personaggi di enorme importanza del mondo videoludico come: Mario (prodotto da Nintendo), Sonic (prodotto da SEGA), Pac Man (prodotto da Namco), Frogger (prodotto da Konami), e molti altri. Il film ha tra l’altro ricevuto parecchi premi da diverse istituzioni soprattutto come miglior film d’animazione dell’anno.

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Da videogioco a film: Ralph Spaccatutto – StorieParallele ©

Un altro esempio è dato dalla saga cinematografica di Resident Evil adattata dalla omonima e celebre saga videoludica prodotta da Capcom. Le due infatti condividono ambientazione, universo, mostri e alcuni personaggi, ma non condividono la stessa storia. Esiste da questo punto di vista un solo filo conduttore, ossia il fatto che una società di nome Umbrella Corporation ha contribuito alla diffusione di un virus che trasforma gli esseri umani in zombie. Poi, tutto il resto della storia, compresi alcuni antagonisti, è differente da film a videogioco. Ciò ha permesso, chiaramente, maggior libertà di azione per quanto riguarda la saga cinematografica che quindi ha meglio adattato la storia per un pubblico cinematografico. Se infatti, la saga cinematografica si compone di sei film (perlomeno la saga cinematografica originale), la saga principale videoludica si compone di dieci titoli, alcuni di questi con una storia indipendente.

Da videogioco a film: Residenti Evil – StorieParallele ©

Film interattivi: una nuova frontiera

Per concludere, sicuramente il linguaggio cinematografico è incredibilmente influenzato da quello videoludico e viceversa; perciò, una commistione tra questi due medium era assolutamente da aspettarsi. Anzi, sono sempre di più i cosiddetti film “interattivi” che si pongono esattamente a metà tra videogioco e film.

Un esempio tra questi è il videogioco-film interattivo Erica (2019) sviluppato da Flavourworks e pubblicato direttamente da Sony che attraverso alcune scelte ci mostra scene differenti ed intrecci di storia diversi. Commistioni che saranno sempre più presenti e che susciteranno sempre più emozioni.

Bibliografia

📖 Il cinema come traduzione. Da un medium all’altro: letteratura, cinema, pittura. Nicola Dusi. UTET Università 2003

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a cura di

Salvatore Pizzuto

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