Martina Basile nasce a Napoli il 31 agosto 1988 e fin dall’età di otto anni sogna di diventare archeologa. Nel 2009 si iscrive all’Università di Napoli “Federico II” e si laurea in Archeologia e storia delle Arti con una tesi in Archeologia Preistorica dal titolo “Le pietre del fulmine. Storia e studio di un’antica superstizione”. La passione e l’amore per l’archeologia preistorica la conducono ad iscriversi alla Facoltà di Archeologia presso l’Università di Roma “La Sapienza”, e nel 2014, si laurea con una tesi in Archeologia Sperimentale dal titolo “L’espressione artistica come ricerca sperimentale: il caso studio delle Veneri di Parabita”. Nel settembre dello stesso anno si iscrive alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici presso l’Università di Roma “La Sapienza” concludendo il suo percorso nel 2017, con una tesi sulla didattica museale dal titolo “Piccoli-editori: la guida di un museo archeologico scritta dai bambini”. Nel 2017 vince il Dottorato di ricerca presso l’Università di Valencia (Spagna) con una tesi in Archeologia Sperimentale basata sullo studio dell’arte preistorica mobiliare non figurativa. La tesi, attualmente ancora in corso, è svolta in co-tutela con l’Università di Roma “La Sapienza”. Il suo sogno è quello di condurre un lavoro di ricerca multidisciplinare che integra lo studio dell’arte preistorica, l’archeologia sperimentale, la psicologia e le neuroscienze cognitive.